martedì 29 dicembre 2009

"servo vostro"

Tutto era cominciato da un ciao.
Un ciao semplice, uno di quelli che pronunci quasi in automatico... soltanto un ciao.
Adesso potrei passare almeno due intere ore a tessere frasi che iniziano con chi mai avrebbe detto che, o chi lo avrebbe potuto immaginare...
Segno di troppa presunzione, rispondere io?
Non so, ma porto in me una strana certezza, nata ancora prima di quel suddetto ciao.
Possibile che mi ricordi che mi sia bastato vederti?
Non i tuoi capelli, non il tuo corpo, non le tue mani. I tuoi occhi.
Io mi ricordo i tuoi occhi.
Banale? forse si.
Ma io, nel singolo e precisissimo istante in cui ti ho incrociato, ho sentito la gola stringersi ed uno spillo strano bucarmi il petto. Io lì ho capito. ho toccato con le mie fredde mani, l'inconsistente certezza di aver compreso il senso.
Intuizione? Premonizione? Esposizione di inutile autocompiacimento dato il senno di poi?
Niente di ciò, od una parte di tutto questo.
Fuori è inverno e le tue gambe sfiorano le mie, sotto questa solita coperta.
Il vento smuove la cima dell'abete, lo vedo dalla finestra e tu mi sfiori e mi baci dolce.
Il desiderio di te mi brucia sotto la pelle...sorrido cercando di non dimenticare la cautela nel pronunciare i prossimi ciao. poi mi avvicino ed i pensieri perdono la mia attenzione.

L'importanza di chiamarsi Bernard...


E questo è il mio amico Bernardo.
Certo, se penso a cosa si faccia col programma che uso per creare 'sti mostriciattoli, mi sento sprofondare nella fossa dell'indegnità più totale...quindi sarebbe meglio che non facessi certi upload...
ma se non li facessi non si potrebbero, un giorno, notare i miei prograssi, ammesso che ce ne saranno...
Quindi evviva me ed i miei disegnini da seconda elementare!

lunedì 28 dicembre 2009

90 60 90 ? mh...

Amore ma sei bellissima!
Tesoro, sei più bella così!
Amore ma morbida è meglio!
Stella, ti sta un incanto...
Giulia, che vuoi che siano un po' di manigliette...

Beh, niente. Niente finchè non ho rivisto catwoman.
Ale Berry, la maledetta, è la perfezione fatta corpo, fatta donna.
La odio, mi sembra chiaro...
E quindi, Bentornate Insalatine Scondite!!!!
No, non mi siete mancate affatto ma il mio abito di carnevale necessita il vostro misero apporto calorico...dunque eccovi qui!
Così, mentre mi ripeto "mi piaccio pure così" faccio stecca coi giorni che mancano alla linea dei miei sogni più intimi...
Accidenti però! perchè la schiacciata unta del pugi è così fottutamente più desiderabile della zuppetta di carote?
Perchè IL MALE è così più irresistibile?
E chi osa dire che in una dieta equilibrata c'è il posto per tutto, lo scanno. personalmente.
Perchè il cibo è ovunque ed io non sono catwoman e un bicchierino di crema di latte non mi basta.
Tutto sommato, vivendo in una casa in cui la CUCINA è la vocazione più profondamente mistica ( qua, di generazione in generazione, non si passa l'anello della trisavola bensì il ricettario sacro)
aspettando quel giorno, in cui tutto questo sarà mio, mi rendo conto della fortuna che ho ad essere una 28-9 e non una 94823094809...
I movimenti del tratto a lapis non mi fanno bruciare abbastanza.
Comincia la ricerca di attività fisiche parallele e redditizie...

domenica 27 dicembre 2009

My D-side...




Giocando a photoshopping


è vivaaaa!!!!
ImmagineAdInizioPagina , lui è il MondoDelWeb.
Mondodelweb, lei è ImmagineAdInizioPagina...
Beh, sono consapevole della mia insormontabile incapacità ma la mia piccola creaturina, frutto della serata libera e del motivo per cui non voglio uscire più di casa, che mi abbasserà la vista in tempi record, mi rende alquanto orgogliosa!

domenica 20 dicembre 2009

V per Vaglia

Sono due giorni che il ghiaccio, affezionato all'asfalto, mi tiene gelosamente tra le lande vagliesi.
La calda ed accogliente casa di martina è quanto di più bello potrei desiderare.
La neve è ancora alta. Fuori c'è quasi - 20. - 20!!!!!!!!!!!!!!!!!
Però, con gli otto strati di maglie e felpe, non fa tanto freddo...
Poi c'è il té alla frutta che mi mantiene ad una temperatura accettabilmente tiepida!
L'inverno è proprio qui. Oggi l'abbiamo visto bene!
Impagabile spettacolo!
M e me, al seguito di un manipolo di giovani vagliesi, abbiamo attraversato l'innevato bosco e siamo giunte ad una piccola e nascosta vetta, perfetta per le slittate.
Neve ovunque.
Fantastico.
Assolutamente fantastico.

Il ritorno lo abbiamo fatto da sole.
Non so se qualcuno possa immaginare quanto sia bello un sentiero in mezzo al bosco interamente ammantato di neve, dopo il tramonto, col cielo limpido e la luna nitida...un altro di quei momenti fuori dal tempo. o profondamente dentro questo.
La neve mi rende felice in un modo magico...vabè, essendo una strega, la cosa non mi sorprende poi tanto...

giovedì 17 dicembre 2009

La neve nel reggiseno...

Oddio, è già venerdì!!!
Non credevo di poter arrivare, viva, fino ad oggi.
E invece eccomi qui. ancora (:
Si perchè questa cosa è straordinariamente sorprendente...no?
Non so, per me si...
Fosse solo per il fatto che rischio di cadere seriamente, almeno tre volte al giorno! Arrivare anche fisicamente integra all'alba successiva, per me, è sensibilmente importante.
Poi, vabè, succedono tante cose, tantissime, che magari nemmeno te ne accorgi bene e poi, arrivando in fondo alla settimana, vedi che qualcosa è cambiato, si è spostato, è diverso. Sempre uguale ma un po' meno "uguale" a prima...
E questa non è una cosa grande? beh questa forse è quello che la gente intende per "vita".
Insomma ora sono qui e penso a gli ultimi compiti per domani, lunedì...
No, in realtà sto pensando ad altro...
Comunque...
Ancora scossa da questi telefilm, lascio qualche nota settimanale...
Questa storia delle revisioni alla Comics è veramente stressante...poi sono infastidita da questi sorrisi indecifrabili che vengono costantemente ed universalmente dispensati.
Cos'è? compiacimento? superficialità? paresi facciale? devo saperlo...devo regolarmi di conseguenza!
Intanto faccio il mio e disegno come una matta.
Infatti mi fa male il braccio, dal trapezio al muscolino del mignolo.
E per quanto questo doloruccio diffuso sia fastidioso, ne sono profondamente orgogliosa!
Meno male che Giorgia c'è (:
L'ultimo Sottoponte è stato un po' sottotono(: almeno apparentemente...
Ho notato almeno 3 mancanze fondamentali.
Il piccolo liscitore di r è colui che più mi abbia reso nostalgica.
Che poi il mastro P., l'altro giorno, mentre V ed io, cattivissime, stavamo amabilmente sfottendo questo esserino, è partito con un discorsone tutto sentimentale sulla solitudine tenera dello stesso... perplessa. Devo rivedere le mie posizioni acide? o era una tattica per fare il ganzo e farci sentire come le piccole dal cuore di marmo?
Questa considerazione mi ha fatto riflettere...(si non dovrei prendere tutto come spunto pensieroso, prometto che lo metterò tra i buoni propositi per l'anno nuovo.).
Mi sono chiesta in base a quali filtri di giudizio, passino queste mie opinioni ascorbiche...
e la risposta è solo la mia esperienza. Volevo qualcosa che facesse l'effetto rivelazione ma...in fin dei conti io sono solo questo, sono l'insieme di tutto ciò che è rimasto al di qua del mio colino mentale. Inserito in un corpo un po' troppo smussato....
E allora, almeno moralmente, mi sento sollevata.
Io non ero una bimbaminkia. Io, se rompevo le scatole, era per un motivo intelligente o solo e soltanto per un'altra cosa : Le Barbie.
Detto ciò, beh, le agenda in senso latino, condivise con Gio, sono veramente il top del top dell'immaginabile. Quindi si, ogni timore è legittimo!
Per il prossimo halloween mi vesto da F. col look preciso di ieri, che tra trucco e parrucco e battute raggelanti...è stata più convincente di qualunque altro personaggio degl'orrori di cui sia mai venuta a conoscenza.
Ora il mio mondo, la parte magica, reclama la mia presenza...

martedì 15 dicembre 2009

Apologia delle mie FaberCastel

-"Dai ma sono belle queste matite! Si senti come sono morbide! poi questo legno è fantastico, si, fantastico! In fondo, c'è qualcosa di sensuale nel colorare a mano, con le matite, con queste matite...no?"
-"Già, infatti penso che colorerò con loro e se poi mi prende bene, magari una copia la acquerello anche! Perchè se l'acquerelli gli dai un'aria più seria, quasi professionale..."
-"Si è vero, poi andiamo, in famiglia sei quella che disegna, anche se fai una cagata con la bic su un foglio a quadretti ti incensano manco fossi Caravaggio..."
-"Già."
-"Cosa non ci si raccota pur di autogiustificarsi...effettivamente potresti imparare ad usarlo 'sto photoshop..."
-"non lo uso perchè sono anticonformista!"
-"no"
-"no???"
-"non lo usi perchè ti fa fatica..."
-"le mie matite sono bellissime."

lunedì 14 dicembre 2009

La donna blù.

E' bello il cielo da qui, è più grande, è più profondo.
Mi piace il cielo quando è soltanto cielo, quando non ci si incolla sopra nessuna pretesa d'essere altro.
Qui mi piace anche il vento. Anche se mi scompiglia leggero, i capelli.
Qui mi piace un po' tutto, perchè fondamentalmente, qui, mi piaccio io.
E gli sguardi languidi, le parole accompagnate dalle carezze del Ghibli,
il tè nero e bollente, lungo fino all'alba e le tue storie,
e i miei sospiri...
Scivola tutto fino al giorno nuovo, a questa aurora che fa le mie iridi, un poì più ambrate.

domenica 13 dicembre 2009

Che la domenica non mi piaccia non è certo un segreto, lo dico sempre.
Lo confermo anche oggi, anche stasera, anche per questa ennesima, trista domenica.
Ma non è successo niente, ho fatto le stesse cose degl'altri giorni, solo che oggi si indomenichiscono. e la cosa, come ho detto, non mi piace.
Però ci dev'essere qualcosa di bello in questo giorno, qualcosa che renda bello anche questo odoso settimo giorno...
Magari la domenica è quel giorno strano in cui ti svegli a metà mattina, baciata anche dal sole invernale, e pranzi bene e fai l'amore e lo fai con calma, affondando dolce tra le lenzuola...
ed il tempo è disteso ed il languore del tramonto domenicale si scioglie nella stretta delle sue braccia...
si, la cosa suona leggermente più invitante di un freddo pomeriggio passato a disegnare, circondata dalla mia disordinata stanza, in compagnia dei miei dosordinati pensieri..
ma soltanto leggermente...si certo.
In verità, ultimamente, è più difficile non scivolare in certi pensieri...
In verità, ultimamente, ogni occasione è buona per farlo...
In verità, ultimamente, sto disegnando molto... un po' troppo forse.

venerdì 11 dicembre 2009

Quei quindici minuti non te li rendono mica...

Fingi, bluffi, nascondi le tue emozioni dietro quelle rappresentate da una scelta maschera e non va bene perchè non sei naturale, non sei spontanea, non sei vera, non sei tu.
Usi la sincerità, non celi la smorfia sul viso e crolla il mondo, sei un' insensibile dal cuore di ghiaccio, egoista, egocentrica e cinicamente spietata.
Chi cazzo dovrei ascoltare io???Ho capito che dovrei seguire questo Vero di cui tutti parlano ma mi sarei anche un po' scocciata di queste sentenze che tutti si sentono in diritto di pronunciarmi.
Anche no.
Anche basta.
E' tutto un malefico complotto. Un colossale attentato alla mia positività.
E sarebbe anche facile darla per vinta...
ma per questa volta, le maniche le rimbocco.
Oggi, penultima sezione di storytelling.
Guardo orgogliosa le mie dodici tavole dense di errori.
Errori che terrò di conto e non dimenticherò, non come con la citazione di oggi...
Odio dimenticarmi pubblicamente qualcosa, soprattutto se qualcuno fa affidamento sulla mia memoria...ma ero troppo concentrata sulle mie voglie per ripescare le parole esatte. peccato.
Che altro da dire? ah, ho fatto le scale veramente in folle corsa ed ho evitato per miracolo, l'acquisto prossimo di una dentiera!
ed anche.... il Giobba. giuro. lo ardo al rogo.
Il fatto è che io faccio molto gli affari miei, non trotterello (anche perchè potrei farmi male ;))
sventolando i miei lavori o le mie carte. Me ne sto al mio posticino amabile, a fare null'altro che il mio compito ed il mio cuore artistico lo apro solo se necessario, se stimolato.
Non sono una missionaria e posso testimoniare solo ciò che è vero per me.
Non avendo voglia di litigare, lo Sfar che sto attualmente leggendo, l'ho lasciato al sicuro accanto al mio lettino, nella mia inclinata stanza, lontano dal Giobba e dalle sue brutte e superficiali parole.
Malauguratamente, avevo nella cartellina magica, oltre alle tavole per storytelling, un volumino di Sandman che dovevo finire ed avevo lasciato lì per farlo vedere ad un'amica...
e tanto per confermare che le disgrazie non giungono mai solitarie, beh, cos'altro non poteva mancare? ma i miei ultimi schizzi per anatomia ( quelli su consiglio di C.) .
Appena mi sono resa conto che tra le onde di fogli, erano usciti anche loro...ho lanciato un languido sguardo verso il cielo-soffitto ed ho sperato. ho sinceramente sperato di essere abbastanza veloce.
Inutile specificare la vanità delle mie speranze.
"che cos'è 'sta mmmerda?"
Ecco, appunto.
Mi sono chiesta se rispondere o meno.
Ho risposto ma difronte alle porno elfe, posso poco.
L'intensità dei loro sguardi da dive del hard e quelle labbra protese sul modello di Angelina...
Quella si che è la vera bellezza!
Se poi aggiungi le orecchie a elfo, qualche arma arcaicofuturista e le sgnudi a modino...che puoi chiedere di più ad un disegno?
Già.
Che può avere di più da dire se non il puro compiacimento di sé?
Già.
Quanto posso insistere? et cui prodest?

Non so accettare pareri differenti dal mio?
Non lo so, mi sono capitati spesso, dibattiti di vario genere che si siano poi conclusi in sintesi differenti ma non ho mai voluto percuotere violentemente qualcuno che mi si fosse opposto.
Mai prima del Giobba.
Davvero, non posso resistere ancora così tanto.
Sfar non è un fumettista, è una merda.
Schiele non sapeva disegnare un cazzo ed è una merda.
Gaiman se andava a vendere acciughe era meglio perchè...cos'era? ah...una merda.
Beh, io forse non dovevo impalare il Giobba con una motosega ma, si sa, si è ciò che si frequenta...
Ma stendiamo un velo pietoso su questa ingloriosa faccenda.
S. si è eclissata appena sono comparsi i compiti per casa.
e l'Unto...ha delle mani minuscole!!!perciò, data la statura, verrà rinominato Untolo.

Ieri al Sottoponte Academy, mi sono ricordata di quanto sia terribilmente cinese.
Non che sia un fattore che mi passi spesso di mente...ma fa strano vedersi disegnata come una "lucy liu" imbiondita...
Vabè, da quella volta in seconda elementare la cosa non mi traumatizza mica più.
(giocando ad indovinachivivente, il modo per identificare gud furono gli occhi a cinese. trauma pirandelliano ndr)
E mentre il Pagliaro sfogliava Glamour con le nuove reclute, noi della vecchia guardia stavamo agl'ordini di CLP che ha tentato di insegnarci a disegnare male _ tale approccio prevede che il tenitore di matita già sappia disegnare quindi evito tranquillamente il giudizio su i risultati di me medesima_
Con Giò stiamo escogitando svariati piani diabolici e collaborazioni ideal-creative...il top!
soprattutto....no non si può dire!
Comunque penso che sostituirò le facce dei bambini succhiati dalla mia strega bevi-bambini
con la faccettina angosciante di quel piccolo testa a pinolo giallo che frequenta la S. Academy con noi....
Anche se, in verità, per lui ho/abbiamo altri progetti...

Un ultimo sguardo commosso all'arredamento e chi s'è visto s'è visto.

giovedì 10 dicembre 2009

La pagina bianca.

Giornata lunga lunga lunga.
Lunghissima. Infinitamente lunga.
Sono qui a fingere disinvoltura dopo aver visto il solito maledetto telefilm che mi fa sempre, puntualmente piagere.
insopportabile.
E poi tutte queste notizie mi alterano.
Perchè non si può accendere quella macchinetta infernale senza essere inondati di notizie non richieste.
Mi fanno gola con l'ultimo LG, la mia libidine tocca stellari livelli per ogni nuovo profumo pur homme e tutto ciò mentre ho un cinghiale sullo stomaco ed ho pure finito i brioschi.
Come se ciò non fosse sufficiente mi dicono dei trent'anni dati a quello perchè hanno posticipato l'ora del decesso della fidanzata morta, del nobel a Obama perchè va di moda
e di Corona che si vergogna d'essere italiano perchè gli hanno dato tre anni al gabbio perchè chiamava "lavoro" ricattare i così detti vip per le loro segrete sconcezze?
Mi vergogno io. e che palle anche!
In più, sono ossessionata da un'idea.
No, non è un'idea. E' più simile ad un post-it mentale, una finestra del mio windows cerebrale che si diverte ad inquietarmi.
Sono giorni che penso "e se non mi venisse più in mente niente?"
Alla fine, il mio mastodontico impero si basa su ciò che di più inconsistente ed inaffidabile esista al mondo: l'idea.
...
Ma non quelle di Platone.
e allora?
beh si, solitamente (mi) rispondo così ed il problema alla fine non si pone.
Il fatto è che ultimamente mi capita di dover fare "affidamento" su queste idee ed ho bisogno che siano buone...
Leggo, vivo il presente, poche cose mi passano inosservate e questo mi aiuta.
ma basta?
Non so, mi sono svegliata una di queste mattine, con in mano l'unsostenibile leggerezza dell'essere. e da allora vivo con questa damoclea spada, intravista ogni volta che alzi lo sguardo al cielo.
Si, ho esitato a parlarne ma non potevo ignorare questa "cosa" ancora.
Ho salvato più di 20 pagine come bozza e inzuppato TROPPI biscotti in fiumi di schiumosi cappuccini in questi ansiosi giorni.
Non ho il coraggio di guardare la bilancia.
Per limitare i danni di una serie di infruttuosi ed autolesivi pensieri, mi chiedo cosa possa mai cambiare, oltre all'ansia paranoica, il fatto che io sia più o meno consapevole della precarietà della mia fonte.
Oh santi numi! io sono perseguitata dalla consapevolezza.
ecco la verità.
E non posso farci niente.
Non che non sappia essere serena, spensierata o felice!
Ma non sia mai che non indaghi su ciò che mi "affligge" o mi dia l'occasione di arrovellarmi!
Mi serve un'illuminazione.

mercoledì 9 dicembre 2009

Niente è più bello di questo momento.
La notte avvolge la mia casa ed io me ne sto qui, tra il color legno e mattone delle mie stanze.
Il più seducente silenzio si prende cura di me.
In mano un lapis con la punta lunga, davanti i fogli appena bianchi ed accanto, il mio fido amico tastieramunito.
Già, dimenticavo, R. ed O., gli stregatti.
Bevo dalla tazza calda che mi sorride e mi rendo conto che vivere a fondo la realtà che capita in sorte è fantastico quanto wonderland di alice...
Così scivolo tra i miei dolci pensieri e cammino per i viali, i colli e le lande sconfinate del "ciò che vorrei" .
E mentre i Se ed i Ma mi intrattengono piacevolmente, mi sovviene una canzone che mi ricorda un periodo felice, quasi quanto questo...
ed è Jovanotti, nell'ultima canzone prima di divenire un santone strapopolare...
In effetti, già da questa si intuiva qualcosa di diverso...
io che lo ascoltavo da serenataRap...eh.


Che stai facendo? Lavoro.
Che cosa cerchi? L'oro.
Hai uno scopo? Credo.
Dove ti trovi? In Italia.
E come vivi? Suono.
Di dove sei? Toscano.
Qual è il tuo aspetto? Meno sereno di un tempo, ma non per questo stanco.
A cosa pensi? Al deserto...
Qual è il tuo impegno? Immenso.
Ed il tuo tempo? Denso.
CHe risultati hai? Alti e bassi.
CHe risultati hai? Alti e bassi.
Rido di me, di te, di tutto ciò che di mortale c'è e che mi piace

Tanto tanto tanto tanto tanto
Tanto tanto tanto tanto tanto
Tanto tanto tanto tanto tanto
Tanto tanto tanto tanto tanto

Come va il mondo? Male.
Come va il mondo? Bene.
Come va il mondo? Male.
Come va il mondo? Bene.
Rido di me, di te, di tutto ciò che di mortale c'è e che mi piace

Tanto tanto tanto tanto tanto
Tanto tanto tanto tanto tanto
Tanto tanto tanto tanto tanto
Tanto tanto tanto tanto tanto

Che cosa fai? Vivo.
Quando sei in forma? Scrivo.
Innamorato? Credo.
E lei ti ama? A suo modo.
Come va il mondo? Male.
Come va il mondo? Bene.
Che dice il cielo? Tuona.
E la chitarra...suona!!!
Sei felice? A volte.
Hai distrazioni? Molte.
E la salute? Buona.
E la chitarra...suona!!!

Cosa ti piace? Viaggiare.
Tra il dire e il fare? Il mare.
Cosa ti piace? Viaggiare.
Tra il dire e il fare? Il mare.
Cosa ti piace? Viaggiare.
Tra il dire e il fare? Il mare.
Cosa ti piace? Viaggiare.
Tra il dire e il fare? Il mare

Rido di me, di te, di tutto ciò che di mortale c'è e che mi piace
Tanto tanto tanto tanto tanto
Tanto tanto tanto tanto tanto
Tanto tanto tanto tanto tanto
Tanto tanto tanto tanto tanto

sei felice? quanto quanto quanto tanto tanto tanto tanto..
qual'è il tuo impegno? quanto quanto quanto tanto tanto tanto tanto..
innamorato? quanto quanto quanto tanto tanto tanto tanto..
come và il mondo? quanto quanto quanto tanto tanto tanto tanto..

Quasi mi commuovo.

Correva l'anno millennovecentonovantasei.
In una piccola stanza dalle mura rosate,
un gracile esserino affibbiò un senso a questo scarabocchio....




Penso sia l'unico disegno che avrò il coraggio di postare.

In verità potrei fare una piccola scansione dei "nudi artistici" dell'anno appena successivo a questo.
non so.

Certo, se ritrovassi la mia prima sequenza a tempera sarebbe proprio l'ideale...

sabato 5 dicembre 2009

Cercando le parole...

Come ho potuto dimenticarla? come??non so.
Forse l'ho dimenticata perchè, lentamente, sto cadendo nella tela ingannevole in cui si è adagiato il protagonista indiretta di questo scritto di Martha Medeiros.
Ora che l'ho riletta... beh, mi viene sono da dire cose del tipo " no, non finirò così. Io no."
"Io no" lo dicono tutti. per qualcuno sarà pur vero...e perchè quel qualcuno non posso essere io?
non dimenticherò.
Io voglio le emozioni che fanno brillare gli occhi. voglio che mi batta il cuore.
Non tentare nuoce. e nemmeno poco.

Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno
gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente
chi evita una passione,
chi preferisce il nero sul bianco
e i puntini sulle "i" piuttosto che
un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso ,
quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro
chi non rischia la certezza per l'incertezza
per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli
sensati.

Lentamente muore
chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna
o della pioggia incessante.

Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.

Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento
di una splendida felicità

giovedì 3 dicembre 2009

Ce l'avete la matita azzurra?

Non porto l'orologio al polso.
Ne ho tanti che potrei indossare, quasi uno per ogni colore di golfino ripiegato nei miei cassetti.
Me li hanno regalati tutti.
Forse le persone mi vedono sprovvista di questo curioso oggetto e me ne fanno dono pensando che, grazie al loro regalo, non sarò più manchevole, avrò un aspetto completo.
Perchè gli orologi danno quel qualcosa che rende ben definita una persona...
nel mio immaginario, l'orologio ha un suo perchè. Proprio per questo non tutti lo portano.
Proprio per questo io non lo porto.
Forse sono fuori dal tempo.
Se arrivo in ritardo però, non è per l'orologio che non guardo quanto per tutto quel procedimento femmineo attuato immancabilmente, prima di ogni apparizione pubblica.
Fuori dal tempo vivo, torno, mangio, dormo...scrivo.
Oggi è cominciato talmente presto che non ho l'impressione che sia davvero solo mezzanotte...
Bello. Il giovedì è la giornata appassionante.
Fumetto alla Sottoponte Academy e poi Teatro col buon vecchio Joe!
vogliamo parlarne?
Di Teatro non dirò niente fincè non mi sarà venuto in mente quale monologo portare... scadenza? Martedì. ho tempo per disperarmi...
Parlando del Sottoponte...beh, in quel luogo, non so per quale genere di influenza magnetica, si sviluppa il mio lato cinico. CINICISSIMO!
Forse è la vicinanza ai rastini della mia amata M. che risveglia questa mia indole repressa?
Non so ma sicuramente, la gente che frequenta quell'amabile luogo, presta anche troppo ingenuamente il fianco ai miei occhi che non perdono l'occasione di notare il terribile.
Con Giorgia, sotto la tacita (nemmeno poi tanto tacita) benedizione del Mastro Pagliaro, stiamo progettando l'occultamento temporaneo(?) di un piccolo aspirante fumettista.
Si un bambino.
Siamo spietate carogne?
No. Affatto.
Lui. Lui e quella sua vocina scivolosa e petulante. Lui è il male.
Lui mi ricorda la mancanza di qualcuno...qualcuno tipo Erode.
Esagero?

"ho sclitto tutto in un piccolo follio, chissà come falò a leggele dopo!"
"posso fale i disegni piccoli?"
"ahahahahah" _ risata immotivata_
"potlei complale le gomme da cancellale cinesi? pelò devo sapello in tempo pelchè dovlò fale glandi acquisti, dovlò poltale una lista...piccola pelò!"
"ahahahhahah" _ risata immotivata leggermente inquietante_
"Potlei disegnale un cimitelo? pelfavole! un cimiteloooo"
( la risposta è si soltanto se prometti che quel cazzo di cimitelo sarà il prossimo ed il definitivo posto dove ti ritirerai per il resto della tua odiosa vita )
"aahahahhahah" _ altra risata dubbia_

La risposta è no.
Noi siamo le eroine.

Ma le sventure non sono finite qui... e non mi riferisco ai compiti per casa, piuttosto che all'acquisto di Glamour...quanto alla mia compagna di banco.
Naturalmente non parlo della splendida M. ma di F.
F. poteva starmi simpatica prima che ci parlassi?
Forse.
E dopo?
La faccenda si fa spinosa.
F. ha un difficile rapporto con la madre, che ha dipinto verbalmente come un'insensibile strega bettolaia . Suo padre l'ho visto due volte in meno di un'ora.
F. ha diciassette anni.
Ha diciassette anni e vuole parlare ad ogni costo.
Il fatto è che certi falsi ed inconsistenti intllettualismi poteva risparmiarseli.
Non mi piace pensare "poverina/o/e/i" delle persone.
Non mi piace perdere di vista l'umile me ma quando è troppo... è semplicemente troppo.
Ad ogni cosa idiota, spacciata per filosofia spicciola, che pronunciava, M. ed io ci scambiavamo uno sguardo eloquente.
Non ho mai osservato con tanta assidua passione le iridi della mia cara amica coi rastini.
F. ha tirato in ballo il solito idiotissimo discorso sulle conquiste delle donne, declamando un'irragionevole dose di femminismo e rivendicando il diritto fisico del gentil sesso, di indossare i pantaloni al posto delle gonne ( cosa che pronuncia con la o stretta. ridicolo. buffo.no, ridicolo!)
Lì si è intavolata una piccola discussione sul fatto che i pantaloni, per queste donne, non fossero una rivendicazione felice quanto l'ennesima triste storia trasformata in mito.
la cosa si è conclusa con il silenzio sdegnoso di M e me, ed F che sen'è uscita con una frase del tipo :" non so come si possano portare le gonne. non mi piacciono proprio"
al che, avrei tanto voluto aggiungere "oltre che la gonna, non ti piace nemmeno la doccia...la prossima volta mi procuro un arbre magique al profumo di MentoloAntirompicoglioni così son sicura di poter respirare col naso e tornare a casa con ancora un po' di fiducia nel genere umano!"
ma non l'ho fatto.
Con un dolce peso in più, ho saltellato con M fino alla soglia.
Appena fuori, dopo qualche avance col fumo di sigaretta, che mi ha fatto tossire molto poco cinematograficamente, M mi ha stampato un bacio alla ViaColVento scandalizzando tutti i disabituati presenti. ;)
Ironia della sorte, dopo quelle due ore ho persino apprezzato gioiosamente che P profumasse di sapone.
Divertente...ho pensato.
"ciao, ci vediamo il plossimo giovedì!!!"
Un precisissimo colpo. materia grigia schizzata su una ruota di bicicletta. sguardi sereni ed una corsa alla fermata tel tram.
Un alberino di vetro tintinnante di ciondolini natalizi.
Un raggio di sole lo ha attraversato e finchè una nuvola non si è interposta tra loro, l'ha reso vivo. Vivo e meraviglioso.
Sono rimasta a guardarlo ipnotizzata.
Mi interessa poco se il natale sia o meno, la fiera del commerciale e della pubblicità piuttosto che del buonismo...a me, l'incanto da fiocco di neve e puntale sull'abete ultradecennale PIACE.
Si, sono fortunata a potermi permettere la magia del natale... c'è gente che ha cose più importanti e serie delle lucine a cui pensare ma non posso farmi carico di tutte le disgrazie del mondo, in fin dei conti, le mie buone azioni sono distribuite, più o meno densamente, in tutto l'arco dell'anno quindi mi arrogo il diritto al felice spirito della festa di natale.
Me le canto e me le suono? Può darsi ma sono stanca dello snob alternativismo da grinch. è antipatico, inutile, fuori moda e convenzionale. più convenzionale degli addobbi tradizionali.

Detto ciò, le ferite di guerra si stanno rimarginando, piego nuovamente il mio destro opponibile senza smorfie di dolore...
Mi sono accorta del perchè abbia cominciato i segnalibri alla metà di sei o sette volumi...
Leggo il titolo, mi piace, che sia libro narrato o fumettato non fa differenza; lo sfoglio, comincio, prendo il via, mi prende... arrivo a metà in troppo poco tempo.
e allora non voglio finirlo. scatta in me un meccanismo perverso per cui il ritmo di lettura viene diluito... certo, mai troppo. alla fine, prima o poi ci arrivo...
L'ultimo piccolo amico a fogli dipinti è bellissimo. Farlo durare non sarà semplice... affatto.

Devo ritrovare il mio quadernino blù. Senza sono perduta!
Il quadernino blù è quello con le idee segnate a matita...
è quello che mi serve per elaborare cose sensate. senza è la fine.

Ok sono le tre e mezza passate??? il bianconiglio che è in me, ha già cominciato ad angosciarmi col suo fastidiosissimo "è tardi, è tardi" dunque alzo i tacchi, vado a svolgere i miei doveri appannati dall'unica trepidante attesa : vedere l'oriental side of bimbominkia ... non vedo l'ora.

-"muahahhaha..."

domenica 29 novembre 2009

Scontato. quasi a saldo...

Vicino a me. Troppo vicino.

Troppo per cosa, mi chiedo.

il tuo respiro sulla mia pelle che rabbrividisce.
la mia voglia farsi a poco, a poco incontenibile.
il calore del tuo corpo ingenuo. ancora troppo vicino.

Annoda strette queste mie mani.
Allontanati.
Resta.

Non so capire neppure se è vero che voglia sfuggirti.

Le tue dita leggere sulle mie labbra.
Il respiro mi muore in gola.

I miei occhi chissà cosa vogliono dire.
Increduli cercano solo il tuo viso.
ed allora baciarti non basta...

Più vicino. troppo vicino per lasciarti andare...

sabato 28 novembre 2009

Oceano Mare.

La prima cosa è il mio nome la seconda quegli occhi.
La prima cosa è il mio nome, la seconda quegli occhi, la terza un pensiero.
La prima cosa è il mio nome, la seconda quegli occhi, la terza un pensiero, la quarta la notte che viene.
La prima cosa è il mio nome, la seconda quegli occhi, la terza un pensiero, la quarta la notte che viene, la quinta quei corpi straziati.
La prima cosa è il mio nome, la seconda quegli occhi, la terza un pensiero, la quarta la notte che viene, la quinta quei corpi straziati, la sesta è fame.
La prima cosa è il mio nome, la seconda quegli occhi, la terza un pensiero, la quarta la notte che viene, la quinta quei corpi straziati, la sesta è fame, la settima orrore.
La prima cosa è il mio nome, la seconda quegli occhi, la terza un pensiero, la quarta la notte che viene, la quinta quei corpi straziati, la sesta è fame, la settima orrore, l'ottava i fantasmi della follia.
La prima cosa è il mio nome, la seconda quegli occhi, la terza un pensiero, la quarta la notte che viene, la quinta quei corpi straziati, la sesta è fame, la settima orrore, l'ottava i fantasmi della follia, la nona è carne.
La prima cosa è il mio nome, la seconda quegli occhi, la terza un pensiero, la quarta la notte che viene, la quinta quei corpi straziati, la sesta è fame, la settima orrore, l'ottava i fantasmi della follia, la nona è carne e la decima è un uomo che mi guarda e non mi uccide.

Baricco, amore mio, tu si che ci sai fare...
nella mia testa c'è un così nebbioso casino che fatico a sentire ciò che io stessa pensi...
ammesso che ci sia.
Leggere è proprio un'arma a doppio taglio...

venerdì 27 novembre 2009

Stamattina...

Mattina.
Una splendida mattina primaverile. E' novembre.
E' novembre ed io ho il giubbino sbottonato e la sciarpa in borsa.
In fondo alla strada, due musicisti suonano un pezzo jazz. mi piace.
Arrivo davanti a scuola e nell'attesa di D. mi siedo sul gradino della banca, sul lato opposto della strada.
Aspetto.
Aspetto ancora.
Continuo ad aspettare quando mi ricordo di cos'abbia in borsa.
Il taccuino parigino. Quello con la carta dall'odore strano.
Ho fatto bene a prenderlo, penso.
Lo apro, lo sfoglio, non mi piace quello che c'è sopra... allora sfoglio veloce fino al punto con le pagine nuove.
Mi perdo in quello che disegno, forse è più corretto: in quello che vorrei saper disegnare ...

Credo nei segni del destino? non sono superstiziosa o scaramantica ma l'esistenza del caso, per una come me, è difficile da concepire... quindi la risposta è si.

Il mio schizzo segue le linee dei miei pensieri, è tecnicamente inguardabile ma è segnato dal sentimento, o almeno così mi piace pensare...
Un uomo cammina, vedo che mi osserva, la mia matita si fa esitante.
L'uomo non si accorge e prosegue, io riprendo il tratto.
No, l'uomo torna e si avvicina serio .
Stai a vedere che adesso mi dice che qui non ci si può sedere perchè noi dei corsi del fumetto lo facciamo e lasciamo le cicche e il degrado del centro, della città, dell'umanità è colpa nostra che siamo giovanidissoluti e senza radici, buoni solo a fare baldoria... penso. e quasi mi sto per scusare.
Lui prima di me...

- Excuse-moi, je peux prendre une photo?

Ho dormito poco, magari ho sentito male.
L'uomo vede il mio viso sconcertato e ripete.

Un timido oui .
Continuo a disegnare.
Un paio di click e l'uomo se ne va.
Il ritmo si fa blues.
Alzo gli occhi, seguo un pensiero. Sorrido.

Non è un film. penso, mentre aspetto ancora un po'.

Questione di sfumature, la scala di grigi...

Troppo sole stamattina! troppo troppo sole!
L'indicibile mi preme sulle tempie.
M. dorme ancora un po'.
Tre ore di sonno sono poche, alle otto, vuoi per il sole o per chissà cos'altro, già ero nel mondo degli svegli. si fa per dire.
Anche M. era sveglia, ha continuato ad esserlo per un po'.
Si sono toccati livelli filosofici non sottovalutabili.
Mi si sovrappongono flash, ricordi, pensieri. Ora, così, tutti insieme. Troppi.
Come nel momento in cui devi consultare quel file che puntualmente, data la dimensione, impalla il computer per delle mezz'ore...si, ho un pc scassone <3
Impedirò che a me riaccada la medesima cosa.
Prima che mi si fonda la materia grigia, l'unica cosa che mi vale la pena di ricordare
è che la vita è bella. comunque bella.
In ogni occasione, se pur piccola, insignificante, ben celata piuttosto che limpida.
Finché si percepisce quel "che" sotto la realtà. Quel "che" che ti rende maledettamente differente da coloro che non sanno vederlo.
Non senso mattutino? può darsi, questo ventisette novembre mi trova strana.
Tutto per dire che, malgrado abbia centomila cose -anche noiose- da fare, questa giornata non parte certo grigia come questo cielo nebbioso...
Multicolor com'è giusto che sia.

giovedì 26 novembre 2009

M., me, musica leggera si sfuma nell'aria, il sapore dolce del vino bianco scende giù per la gola, una risata, qualche giravolta, qualche posa sexy che si scioglie nell'allegria di una serata di fine novembre...
Le ragazze, appena disinibite, dopo un po' d'alchool...beh sono proprio belle!
E fanno fatica a scrivere su i tasti neri di una tastiera made in taiwan...
Incominciano i primi vaneggiamenti, l'equilibrio vacilla un pochino, M. canta, io scrivo, ancora!
Riscrivo la stessa parola tre volte, c'è sempre una lettera che non azzecco...e questo è male!
M. è giudiziosa. forse...

domenica 22 novembre 2009

In senso lato...

Poso il mio sguardo sulla storia che mi racconta il tuo viso, lusingato da questa flebile luce di luna.
Ogni silenzio trascina il fascino in desiderio.
Vorrei spogliarti di quel velo ingenuo, accarezzare il tuo corpo nudo fino alla verità inconfessata.
E' facile perdersi in quel tuo sorriso sospeso. Facile quanto rischioso.

Non ci si dovrebbe dimenticare del "così così" dopo il "chi si accontenta gode..."

Ho letto il giornale oggi.
Mi sono intristita. Il livello di incupimento della mia radiosa anima ha toccato i picchi più alti.
Che tristezza. Che amarezza.
Sembra un lusso decedere per vecchiaia!
Forse lo è. Forse siamo riusciti a contenere tanto guerre ed epidemie, che la nuova forma di selezione naturale è la follia malvagia della gente.
Forse no, forse è tutto negl'ormoni che stanno nelle bistecchine della coop.
Non lo so ma ho ancora i brividi.
Mi sono ricordata perchè, la maggior parte delle volte, leggo solo determinate sezioni del giornale.
Ma non mi è mai piaciuto "non sapere"...
So una cosa ma è brutta, non ti piacerà, vuoi che te la dica? sicura?
Sempre si. Poi ho passato interminabili lacrimosissime ore ma avrei potuto rispondere soltanto si.
Quindi non rifuggo la realtà, piuttosto me la concedo a piccole dosi, un po' alla volta, finchè non sarò tanto brava da capirne il senso o tanto potente da poterne mutare il corso.
Nel mio piccolo insignificante, è comunque giusto che faccia del mio meglio.
Così è stato e continuerà ad essere...

Spostando l'attenzione su leggere frivolezze, ieri sera tra Pan di Stelle e bicchieri strategicamente occultati, la serata ha avuto un suo perchè, sebbene sia finita anzitempo a causa dei carroattrezzi disseminati per il centro.
Il dopocena del compleanno di Nura(la mia animosamica preferita) mi ricorda una vignetta.
" delle gran canne..." identico entusiasmo.
ma la faccenda non mi riguarda, io sono l'occhio divertito che raccoglie informazioni che si sovrappongono nell'attesa di essere utili...

In questi giorni disegno tanto. non si vede dai risultati pietosi ma il mio braccio duole.
Il mio trapezio è insensibile al tatto. massaggino?

Ultime nuove dal fronte?
Definiti i gruppi di lavorazione @Storytelling...
Essendo tre gruppi, avevo fatto un veloce calcolo di probabilità per cui, per forza di cose, sarei finita con uno dei tre soggetti.
Dio, il mio amatissimo Dio, ha avuto pietà di me e mi ha donato una doppia fortuna.
S. è tra le mie compagne, il che dopo le disavventure dell'ora prima, è stata veramente una gioia!
Altro colpo di fortuna è stato il capogruppo sotto cui sono capitata. M.

Per quanto riguarda il Giobba, beh mi viene in mente una frase di andreotti che diceva " a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca quasi sempre..."
Appunto. Il quasi in questo caso non serve.
Nella lunga pausa tra le lezioni, tenevo stretto tra le mie mani Sfar.
Il maledetto ha posato la sua grezza attenzione sul volume che tenevo dolcemente.
E' stata la fine della mia serenità d'animo.
Immotivatamente, espressioni di disgusto sono comparse sulla sua brutta faccia ed una serie di raggelanti affermazioni l'hanno seguite.
Già l'ira funesta scorreva nelle mie vene sottopelle.
Ho contato fino a trentacinque.
Non è servito.
Si è intavolata una discussione che, fosse dipeso da me e non dal diplomatico buon senso, si sarebbe conclusa con G. impalato da una motosega, con accanto tutte le illustrazioni di simone bianchi.
Odio gli arroganti. Odio i presuntuosi che non hanno le carte in regola per esserlo.
Odio i pregiudizi kantianamente a priori.
Ha paragonato il piccolo capolavoro che avevo tra le mie mani ad un'ammasso di cartacce da quattro soldi.
come ha potuto?! come?!
Come dice M., ci sarà sempre gente che sosterrà che l'arte sequenziale non sia arte...
C'è talmete tanta gente che sragiona che piuttosto che abbandonarmi alla bile nera, respiro profondamente e medito voltando le spalle.
In fin dei conti, io , so bene quale genere di persona mi interessi, so bene da chi desideri consensi.
G. non tocca nessuna "categoria" che mi attragga.
non è nemmeno un "disprezzo ma compro"
Repulsione totale. Disapprovo l'impostazione del suo cervello bacato.
Attendo la rivalsa.

giovedì 19 novembre 2009

Volevo scrivere il sottotesto...

In attesa dell'arrivo della mia amatissima consorte "ho da narrare l'evento d'oggi"Partiamo dall'inizio? no, che balls...vero? vabè un piccolo rewinde...
...One year ago...

"oh, G. , fanno un corso di fumetto accanto a casa, ti interessa?ti ho stampato le info!""ah, mettilo lì che dopo lo guardo!"

...5 minutes later...

"mhm...mi potrebbe interessare..."

Il resto è storia, una meravigliosissima storia.
Una gudStory!
Un post su questo non l'ho mai scritto.
Forse perchè tutto quello che è successo od è cambiato in me e fuori di me, grazie ed attraverso quello che, per i più, è soltanto un corso di fumetto, è troppo grande e troppo bello per essere scritto da una che non sia Dante.
Ho esagerato? no .Il fatto è che si tratta di un groviglio così profondamente mio...
(ed ecco che anche le mie frasi diventano nervose e prive di sintassi )
Prima che mi commuova o che il mio incarnato passi dal bianco marmoreo al rosso mela stregata, cambiamo sessione temporale...
Oggi dopo un anno dinuovo lì. non potrei essere più felice, sebbene possa non sembrarlo...C'erano tutti! Dai mangofili integralisti ai lettori indipendenti, senza dimenticarsi dei marveliani e poi me . Numerosi, vicini , gomito a gomito.
La prima parola che si è trasformata in disegno è stata "cassonetto" . si commenta da sé.Si comunque c'era la stessa bella essenza dei giovedì sera dello scorso inverno. mi piace. mi piaceva, mi ripiace e mi ripiacerà quanto più possibile vicino a sempre;)

Sarà che non riesco a non guardare questo sottoponte senza risentirmi immensamente grata?
Sarà perchè rivedere questi adorati maestri in veste ufficiale fa sempre effetto?
Saranno queste od altri strani mix di casualità e combinazioni ben assortite , fatto sta che "lo sento dentro"Ma non voglio sciogliermi in sentimentalismi che la serata si presta anche troppo!

Come di consueto lascio i link dei miei splendidi "insegnatori"
Mastro Pagliaro http://premiataofficinapagliaro.blogspot.com/
C. Lorenzo Pancini http://www.studiokmzero.com/

...

But I remember you...

Oggi è la giornata dei ritrovamenti archeologici!
Dalla raccolta dei GooGooDolls al taccuino delle citazioni.
Soprattutto del taccuino delle citazioni!
Ecco, capita di trovare belle frasi tra le righe di un libro, nei testi di qualche canzone, tra le parole dette da qualcuno...un tempo le appuntavo su di un piccolissimo quadernino.
più intimo e segreto del mio stesso diario.
Ne avevo perse le tracce ed ora eccolo qui, ancora una volta tra le mie mani!
Quindi mentre premo play e mi faccio cullare dalle strafamossissime note di Iris,
ripercorro i miei innamoramenti di lettera.

p.s. c'era un motivo per cui amavo Italo C. così tanto...

ed a proposito, lascio questa :

Ci si mette a scrivere di lena, ma c'è un'ora in cui la penna non gratta che polveroso inchiostro, e non vi scorre più una goccia di vita, e la vita è tutta fuori, fuori dalla finestra, fuori di te, e ti sembra che mai più potrai rifugiarti nella pagina che scrivi, aprire un altro mondo, fare il salto.
Forse è meglio così: forse quando scrivevi con gioia non era miracolo né grazia: era peccato, idolatria, superbia. Ne sono fuori, allora? No, scrivendo non mi sono cambiata in bene: ho solo consumato un po' d'ansiosa incosciente giovinezza.
Che mi varranno queste pagine scontente? Il libro, il voto, non varrà più di quanto tu vali.
Che ci si salvi l'anima scrivendo non è detto.
Scrivi, scrivi, e già la tua anima è persa.

mercoledì 18 novembre 2009

Chianti, come sempre...

La serata è andata bene, mi dicevo...
Ero così nervosa. Non mi aveva promesso niente, era per me che la situazione non era chiara, però tutto è filato liscio.
Certo se magari non fossi arrossita in modo tanto evidente non appena l'ho visto...
Forse siamo davvero solo amici, forse non c'è qualcosa in più. Ma si!
Per poi tornare, con lo sguardo attento a seguire il discorso segretamente interrotto.
Di quante cose abbiamo parlato! La sua casa, i miei lavori, le sue storie, il suo garage, la mia strada, la mia gatta, la sua amica e poi chissà, già le parole si sovrappongono, già è tutto un po', un ricordo leggermente appannato dal vino fermo di stasera...
A due passi da casa, non vedevo l'ora di aprire la porta, richiuderla e togliermi questo vestito tanto grazioso quanto scomodo.
Sentivo quella lieve delusione tipica delle serate per cui negherai in eterno di aver nutrito qualunque aspettativa...
" Ecco, siamo arrivati..." lo interruppi.
"Ah, si..."
" E' stata una bella serata... di cui non ho capito il senso, comunque... grazie!"
" Si, sono stato bene anche io. Allora Buonanotte!"
Mi ha baciata sulle guance, ha quasi provato a stringermi la mano.
Se mi dava il bacio sulla fronte almeno c'era qualcosa di divertente da raccontare.
Eppure io la scintilla l'avevo sentita, c'era stata. Come ha fatto a venir fuori una serata così negata? Forse l'ho immaginata io questa scintilla, forse era un fuoco fatuo...
l'ho ricomprato l'affogato al caffé? speriamo di si...già poi stasera danno le repliche di Allie McBeal.
"Buonanotte!"
Sorrido giusto per il congedo, tiro fuori dalla borsa le chiavi, il portachiavi è sempre bello, ogni volta mi strappa un sorriso estivo, do il giro alla chiave, sto per entrare ma non posso.
" R. aspetta!"
Scesi con frettolosa e fortunata attenzione quei quattro gradini, in un secondo veloce ero proprio davanti a lui e, detto fra noi, non avevo un piano.
R. aspetta cosa? perchè? ci vuole un'idea. istantanea e geniale.
il vuoto, zero pensieri.
"Si?"risponde sorpreso...
Perchè mi caccio sempre in queste situazioni dannatamente imbarazzanti e gratuite! e ora?
" Io, io devo...dovrei...nel senso...io volevo...posso darti un bacio?"
Prima che rispondesse, forse per la superficiale tensione del momento, incorniciai celere il suo viso tra le mie mani e lo baciai...
breve.
"non hai atteso il mio consenso."
Imbarazzata, mortificata e leggermente divertita.
Prima che potessi pronunciare la scusa che avevo sulle labbra, mi strinse a sé e mi fece capire che forse quella serata valeva la pena del vestito non comodo...
Intenso. Bello.
"Vuoi salire?" pensavo...
mentre deglutivo il rosso fermo e lui parlava del suo garage...

Non proprio al fronte, non proprio appuntato su una scatola di fiammiferi ma quest'immenso illumina ancora...

Irish music. ancora.
E' un vizio che fatico a sciogliere e dimenticare!
Il sole impallidito da queste cotonate nuvole mi si posa, bianco, sul viso.
L'aria è fresca e punge appena e questo violino irlandese colora questa stanza dal soffitto spiovente.
Mattina magica, leggermente malinconica ma di quel malinconico che serve per vivere a pieno, per accorgersi.
Caffé. Il primo, il più necessario.

-Buongiorno Mondo! Sono felice di vederti!-
-Buongiorno a te, piccola creatura!-
-Ti amo! Oggi, ti amo!-
-Ti amo anche io...-

Meglio sorridergli finchè il sorriso è di cuore e salutarlo prima che mi sovvenga perchè ho sottolineato "oggi".

domenica 15 novembre 2009

Note veloci

La vita mi ha distratta, avevo così tante cose da fare che il mio piccolo amore di Blog è stato messo in ombra.

" Scusa Blog, non lo farò più! Scusa ancora!"


Che c'è da dire di questi giorni in cui non vi ho aggiornati sulle mie interessantissime vicende?
Posta così, la risposta automatica è anche troppo scontata ;)


Oggi, oggi ho passato fruttuose(?) ore ad imitare pose di Dita, aldilà dell'obbiettivo di Tom.
Qualche bustino, i guanti, le calze troppo fini e le cerniere che scendono irrimediabilmente, oltre alla ciocca di capelli che a tutti i costi mi scivolaca sul viso, mi hanno amabilmente accopagnata!


Ieri, eh, ieri sono stata ad un compleanno ma non ad uno qualunque, a quello del mio unico piccolo amore di cuginetto: Dam, +7 .
E mentre mangiucchiavo i troiai tipici dell'occasione, ho preso atto della mia attuale e futura condizione. (rima? bleah...)
Da quando scrivo per raccontare, da quando disegno per dire, la mia figura nella vita vera è vagamente simile a quella di un'autistica asociale(persino vagamente dissociata)
ma mi spiego meglio!
Gli spicchi di realtà a cui partecipo non mi appaiono più come prima ma sottoforma di sceneggiati, buffe, inquietanti, assurde e strane accozzaglie di esseri umani ignari di essere sotto l'osservazione curiosa del mio occhio indiscretamente divertito.
In pratica, da quando ho scelto questa via di perdizione e panico da mayonese sono diventata una specie di "guardona" della realtà...bello eh! comunque trovo il modo di sfruttare anche situazioni che tendono al noioso andante...
annotazione: certe bambine sono insopportabili! alla faccia della visione angelica e buonista con cui la collettività ammanta i pargoli! piccole streghette smorfiose! e poi l'ultimo succhino alla ciliegia era mio! ovvìa...;(

Dimenticavo qualche nota sul corso di StoryTellingII°!!!
Tutto fila liscio! Ho ritrovato Matteo che avevo conosciuto al workshop! un intellettuale stracolto, inventore di storie che non posso evitare di apprezzare ed utilizzatore estremo della GiPi-pen!
Abbiamo scelto la storia su cui lavorare(io in verità avevo optato per un'altra) anche se la cosa mi inquieta leggermente.
Come i vari mutanti causa kryptonite, il protagonista di questa storiella si trova a sniffare un pulviscolo (una striscia) di meteorite che gli permetterà di entrare anche fisicamente(non fatemi domande che non è stato un mio vaneggiamento;)) nei pensieri delle persone semplicemente "sniffandole"...
il punto inquietante arriva adesso:
dopo aver incontrato svariate persone, lo scrittore della storia ha esplicitato che il tipo incontra me. me. me! entra in una mia storia e ci rimane intrappolato causa starnuto( espulsione e smarrimento pulviscolo)
non è agghiacciante? Quando l'autore di questo trip, che tra le altre cose porta il nome del mio gatto( il che rende il tutto decisamente meno serio), ha cominciato ad indicarmi dicendo " lei, proprio lei è nella mia storia" davvero non sapevo che faccino assumere...O_O"
forse dovrei solo essere lusingata. forse. ma anche no...
Ma non ho ancora detto degli intessanti sviluppi sull'osservazione dei 3 elementi...
la vita è molto più interessante di un telefilm, ribadisco.
Il G. è veramente un idiota. non c'è storia, come avrebbe detto Cassuto " non c'è trippa per gatti".
Forse il punto di svolta si sta preparando a sorprendermi ma...sono scettica.
Il vero gossip è un altro.
Diciamo che ho scoperto il legame che annoda l'U. e S. e che, dopo la presentazione di una storia molto molto molto carina, S. è rimasta S. ma sta entrando nelle mie simpatie!!
Fa brutto descrivere i punti emotivi inavvertitamente scoperti attraverso le dinamiche di interazione delle persone, giusto? sono cose che non si dicono, giusto?
Quindi basta guardare U. come una cavia di laboratorio, giusto? che fatica...
Però posso sempre concentrarmi ad infamare il G...giusto?
Odio il mio spirito buono. odio semplicemente.

e per stasera basta scrivere diari che il mio nuovo raccontino reclama le mie attenzioni!

martedì 10 novembre 2009

Appena oltre quanto potrei dire di un pensiero...

la mia pelle è carta bianca per il tuo racconto...

Il mio corpo liscio, la mia pelle chiara sotto cui si snodano le mie lunghe ossa, uno strano silenzio.
Ci sono le tue mani sole. Non voglio altro che le tue mani.
Delicate e forti, decise e vagamente incerte. ti affido me.
Innegabilmente tua sotto quei sentieri che descrivi con la punta delle dita...

lunedì 9 novembre 2009

Compromessi...(?)

Cosa ti chiedo? niente ma devo avvertirti.
Sono una dallo sdegno facile...il limite della mia pazienza è stretto.
Se ciò che vuoi porta il mio nome, resta.
Se ciò che vuoi lo stai guardando adesso negl'occhi, non lasciarmi andare.
Questa porta è proprio il confine.
Prendimi ora e sarò tua per sempre.
Esci e non mi rivedrai.

la porta sbatté.

domenica 8 novembre 2009

Ascolta. Piove.

Piove, si che piove oggi...
la prima cosa che mi è venuta in mente stamattina, subito dopo essermi liberata del pericolo cecità, è nata alzando lo sguardo verso la pioggia sulla finestra. non sono pazza, ho la finestra sul tetto.
Mi è venuto in mente D'Annunzio e la ultraceleberrima Pioggia nel Pineto...
ho alzato le mie membra e ho fatto riemergere la mia bellissima antologia personale dalla libreria accanto al letto.
Sguardo attento, il dito che scorre sull'indice e dopo qualche secondo di sfogliante attesa, eccola lì.
Da lì, il senso della mia giornata, ogni pausa dal ripasso dell'Antigone, l'ho dedicata alla mia raccolta.
Leggere è bello, leggere cose belle lo è di più.
Tutto questo premettere per giustificare l'inserimento di un pezzettino del mio mondo d'autori, pagine e libri consunti...lo sfigamondo mi accoglie a braccia aperte!


Tre fiammiferi accesi uno per uno nella notte
Il primo per vederti tutto il viso
Il secondo per vederti gli occhi
L'ultimo per vedere la tua bocca
E tutto il buio per ricordarmi queste cose
Mentre ti stringo fra le braccia.

Jacques Prévert,
Paris at night.

venerdì 6 novembre 2009

Per sceneggiare una puntata di futurama quanti sceneggiatori servono? 14. agghiacciante.

la realtà vera, quella che vivi, che respiri ogni singolo giorno, in un momento, ti obbliga a guardarla negl'occhi.
lì, difronte a questo flusso inesorabile di presente in corsa, non puoi far altro che vivere.
vivere il momento. poi la nuova compagnia. i dubbi.
ma cos'ho fatto fin'ora? ho sprecato il mio tempo...mi sono preso in giro da me...ho fatto tutto io....che accidenti avevo per la testa? che diavolo pensavo di fare?etc...
dunque un bivio, l'ennesimo. se le cose sorprendono in qualche modo le proprie aspettative, e la cosa non va secondo i piani, o è sbagliato il fine o il mezzo. io dico il mezzo. troppo facile puntare il dito sul fine. è la tecnica che va riappuntata. il fine però dev'essere certo.

ma a parte questa parentesi riflessiva di oggi....

Stamattina ho aperto gli occhi ed intorno a me non c'era la mia legnosa camera ma la splendida stanza da letto della mia dolce metà, M.
Ameno soggiorno, come al solito, turbato soltanto da un orribile insettaccio maleficaccio il cui unico desiderio era quello di renderci impossibile il vivere. problema gettato fuori dalla finestra insieme a vari fogli di carta utilizzati per catturarlo...
Tralasciando volutamente il traumatico incontro con il peggiore maniaco angosciante e decisamente molesto del pomeriggio, è stata la mia prima giornata di lezione di StoryTelling, writers' room II°....se la domanda è "ma hai fatto già il I° corso?" la risposta è no ma ho simpatiche ragioni per frequentare. mi hanno invitata, c'era ancora posto, ho tempo da dedicargli, imparo in fretta e non rompo le scatole. ecco. a proposito di rompiscatole-per non dire altro, s'intende-a questa serie di lezioni ci sono 3, non uno, non due bensì proprio e numerosamente 3 individui che mettono a dura prova la mia tolleranza già parca.
In realtà le presone mi stanno anche simpatiche, sono strane bestioline in cui mi diverto a trovare il lato buono, quello che vale la pena e da cui posso trarre retti insegnamenti o, talvolta, esempi da non imitare...ma questi 3 sono insopportabili, il lato buono è troppo ben celato.
elemento uno che chiamerò Il Giobba.
Il Giobba ha un accento strano, legge fumetti americani, non gli interessa la storia, l'importante è che ci siano "le botte" e fiumi di sangue. Ama farsi notare, fa rumore quando si sposta, quando entra nelle stanze quasi incita la folla. inventa storie odiose, banali e se c'è una cosa ancor più odiosa delle sue trame scadenti è l'opinione che lui ha di esse: Perfette. Le migliori mai genrate. ma vaffanculo. io sono piena di difetti ma ho un io pensante che non può esimersi dal giudicare. queste cose le ho pensate e non dirle non mi renderà una persona migliore. sono una persona orribile, bene, pace. se Il Giobba farà qualcosa che non mi colpirà in negativo, non mancherò dal farlo presente ma fino ad allora, rimane un grezzo,egocentrico, esibizionista presuntuoso e saccente compagno del mio corso.
gli altri due elementi sono ancor peggiori del Giobba- per quanto assurdo possa sembrare-
sono una coppia, non so di che genere, comunque agiscono insieme. lui lo chiamerò L'Unto e lei sarà la Scema ( da non confondersi con l'altra Scema di cui ancora non ho mai parlato...appunto...)
L'Unto è un ragazzo,ha qualche anno in più di me e qualche decina di cm in meno. porta i capelli dietro le orecchie. sciolti. la sua chioma è l'origine del soprannome. all'interno della coppia U-S lui è il cervello, e già a questo punto comincio a preoccuparmi. è il tramite tra la Scema ed il mondo, perchè la Scema non parla ad alta voce quando deve dire qualcosa che la riguarda. Entrambi fanno i simpatici, a loro modo, a loro soli chiaro.
La Scema parla costantemente. una di quelle persone che tiene la voce sul tono "risata vuota" qualunque cosa dica...ihihihih non ho letto watchman...ihihiihihhai usato il lapiiiiis....ihihihihih che bella idea.....ihihihihhihi è successa una tragedia....iihihiihihihi...un falsetto ridente ininterrotto.
Altra cosa, la S. deve commentare tutto. a voce alta naturalmente...però dalla ingenuità disarmante delle sue parole, più che maleducata penso sia piuttosto in-educata...bah teorie!
Fortunatamente c'è anche gente che attrae la mia attenzione positivamente. un ragazzo rasta, una ragazza col turbante, una con gli occhiali e la ragazzache ha lo stesso viso della mia vecchia bambolina lego. impressionante. identica.

"ma come faccio a scrivere una canzone nuova? le note sempre sette sono!"

" intanto le note sono 12..."

martedì 3 novembre 2009

come si trasforma una storia da 7087 caratteri in una da 30000?

si accettano suggerimenti su come e dove ampliare...niente roba splutter;(
che già questo tema inquietante mi ha messa in croce...

L’aria è fredda. Di quel freddo denso che già profuma d’inverno. La sera è calata ed io, come sarebbe consono alle brave ragazze, a quest’ora dovrei essere a casa.
Pungo l’asfalto coi miei tacchi aguzzi da almeno due ore, i miei pensieri sono diventati tanto ingombranti da rendermi difficoltoso persino respirare aria fresca a novembre.
Cammino nel tentativo di farli fluire in un corso più logico. Vano tentativo.
La mia immagine si specchia in una lucida vetrina, mi soffermo e poso il mio sguardo non sui cosmetici reclamati ma sul mio viso che appare evanescente.
Pallida, pallida e stanca. Non ho mai avuto occhiaie tanto profonde.
Dalla mia pelle vetrina traspare persino il leggero sentiero verde bluastro delle vene. Decisamente non ho un bell’aspetto ma tirando un po’ su la sciarpa posso mascherarlo. Anche se, in fin dei conti, non mi interessa.
Continuo a camminare e, alzando gli occhi arrossati, vedo il ponte.
Mi avvicino, sfilo la mia mano dal guanto e la faccio scorrere sulla gelida e ferrosa ringhiera. Le luci dei lampioni e delle vetrine scintillano malinconiche, riflesse in quest’acqua nera più del petrolio.
Mi siedo sulla solita panchina e quel languore che mi consuma prende forma e diventa un ricordo.
Rivedo me nella mia primavera, coi capelli dorati mossi dal vento, rivedo lui, bello come il sole, il mio sole, regalarmi sorrisi radiosi e dolci parole. Rivedo questo ponte in un tiepido pomeriggio d’aprile ed un piccolo brivido si posa ancora sulle mie labbra.
Il cuore sembra stringersi a sé ma non posso smettere di ricordare. Ricordo le sue braccia stringermi forte in quel giorno triste, ricordo il suo sguardo gioioso, il suo incontenibile amore, ricordo ancora i momenti speciali ma a commuovermi sono gli schizzi di quotidiano passato.
Come le mattine a letto, con la camera piena di sole e profumo di caffè o prima di cena, quando si svuotava le tasche sul tavolino dell’ingresso e poi veniva da me a raccontare il meritevole della giornata.
Ho ancora voglia di lui. Non passa giorno in cui non mi manchi l’odore buono della sua pelle od il brillio dei suoi occhi scuri. Ho ancora voglia di lui ed anche solo ammetterlo graffia.
Rimetto la mia mano nel guanto e sento l’aria frizzarmi fredda nei polmoni. Cammino ancora, spinta dalle onde di questi nostalgici ricordi. Vedo la cabina telefonica all’angolo della strada, da quanto tempo non telefono da una cabina penso, da quanto tempo non sento la sua voce penso ancora, e prima di rendermene conto avevo già composto il suo numero.
Ogni squillo rende più stretto il mio nodo alla gola, dovrei riagganciare, non saprei che dire, non s...
-“Pronto”- la sua voce come un colpo ben assestato alla bocca dello stomaco. Quasi mi toglie il respiro.
-“sono io…”-
-“Giada, quanto tempo…come stai? ”-
-“sei solo?”-
-“come sempre a quest’ora…”-
-“davvero?”- bugiardo, perché non sei sincero con me, mi chiedo. L’ho vista salire centinaia di volte, l’ho vista coi miei occhi mentre nell’armadio c’erano ancora i miei vestiti, mentre in cucina c’era ancora la mia tazza rossa. Non sei sempre solo a quest’ora. Perché ti ostini tanto a mentirmi…
-“certo, ci sono io soltanto, chi altro dovrebbe esserci?”-
-“e il gatto? Stregatto dov’è?”-
-“ è scappato due settimane fa…scusami, non te lo avevo detto…”-
-“ah…che dispiacere.”-
-“ sai stavo cercando il modo…è molto che non parliamo…non sapevo come…ma cosa volevi? Perché hai chiamato?”-
-“ sono nelle vicinanze, va bene se passo a salutarti?”-
-“Giada…”-
-“ come una vecchia amica, nulla di più…”-
- “ ti aspetto allora…”-
-“a tra poco…”-

Il cuore mi batte ancora forte, sembra stia per esplodermi fuori dal petto. Questo però non deve vedersi, io devo sembrare indifferente. Cristo santo! Un po’ d’amor proprio l’avrò pur conservato in qualche angolo del mio spirito…e mentre mi ricompongo, mi accorgo di sapere già cosa fare, improvvisamente ma forse nemmeno in modo così inaspettato, già so come tutto finirà.
Affretto il passo, tengo una mano nella borsa e gioco con quella piccola lastra metallica. È così fine…
Vedendo il portone, d’istinto cerco le chiavi. Chiavi che non ho. Che non ho più. Anche suonare il campanello sembra un gesto inconsueto. Mi apre ed io salgo attenta i gradini. Sto per arrivare al secondo piano, vedo la luce filtrata dalla porta socchiusa, un passo indietro, che sto facendo, non è questo il posto per me…
-“Giada!”-
perché l’hai fatto? Non dovevi pronunciare il mio nome, non dovevi ricordartelo ancora…non dovevi mostrarmi che non so resisterti…
-“sono qui.”-
Mi invita ad entrare, le parole sono poche, il silenzio è denso, corposo, tangibile. Io sono così tranquilla. Giro lenta per il salotto, faccio scorrere la mano sulle mura, sulla libreria, sulle cose come quasi per salutarle, la pelle del guanto scivola meno facilmente, mi lascia posare un po’ di più il mio tocco. È quasi tutto come prima, c’è qualche dvd in più, qualche libro in meno ma il resto è al solito posto. Forse devo andarmene, lui mi lascia fare, il suo sguardo è curioso e comprensivo, non è questo che voglio. Devo andare via. Mi volto verso di lui e mentre sto per salutarlo vedo una morbida sciarpa rosa. Un indiscutibile segno di lei. E d’improvviso saltano all’occhio milleuno dettagli della sua presenza. Sullo scaffale, sul tavolino, accanto alla porta…
La pietà non acquieta gli animi.
Mi faccio dolce, inerme, tenera.
-“sai che strada ho fatto per venire qui?”-
-“il viale?”-
-“no, sono passata dal ponte..”-
-“oh, il ponte…”- riesco a strappargli un sorriso, insisto…
-“ ti ricordi? È lì che mi hai baciata la prima volta…”-
-“…si che mi ricordo, come potrei dimenticarlo…”-
-“è strano ma è ancora bello, in un certo senso, passare di lì…infondo non siamo stati così male insieme…eravamo innamorati, ci volevamo bene, non è così?”-
-“certo che è così, sai Giada, ho sentito la tua mancanza, non è giusto non sentirci più…io ti voglio ancora bene, voglio parlarti di nuovo, di tutto…”-
-“mi sei mancato anche tu.”-
e dopo un lungo silenzio mi chiese timidamente:
-“posso abbracciarti?”-
inutile dire che non aspettassi altro che una simile occasione.
Le sue braccia intorno a me, il suo viso sulla mia spalla, il mio sulla sua.
Con una mano gli accarezzo la schiena, con l’altra prendo tra le dita l’affilata lametta che tenevo in borsa. La poso, con gesto sinuoso, stretta tra i denti. Una stilla di sangue si scioglie nella mia bocca. È dolce.
Lo tengo a me, e rapida e decisa, striscio profonda seguendo il suo collo.
Mi stacco a fatica da quell’abbraccio umido e vermiglio. Le sue mani si aggrappano a me. È me che vuole, me e me sola. Glielo si legge negl’occhi.
Mi abbottono il cappotto, metto in tasca la sottile lametta e tiro un po’ su la sciarpa.
Esco tranquilla, i miei tacchi pungono a ritmo l’asfalto. Il cielo è di un blù così intenso che nemmeno sembra più mio. Ripasso dal ponte e questa volta, il brivido sulle mie labbra è più vero. Come sarebbe consono alle brave ragazze, a quest’ora dovrei essere a casa.

lunedì 2 novembre 2009

Sembra più Spiderman il tuo...con o senza mayonnaise?

Radiosa, dinuovo.
Merito della lezione di anatomia particolarmente ben riuscita? non so, in parte, forse...
Diciamo che oggi era la mia giornata fortunata, diciamo che per irripetibile cngiunzione astrale, le posizioni dinamiche che ho riprodotto non erano poi così dissimili dai piccoli marvel-omini a cui facevo riferimento...occasione più unica che rara...ma già a far rientrare il mio bel sorriso in modalità "ghigno depresso" c'è il palesarsi all'orizzonte della lezione di prospettiva...
il Castello Oblio, successivo al Castello Tristezza, è il padrone indiscusso dei miei incubi di questa settimana...la mia incapacità risalta maggiormente accompagnata dalle squadrette;)
L'importante è fare del mio meglio, vero? cioè non importa fare un progetto da geometri, vero? l'importante è l'impegno...vero?
mi hanno detto una cosa...una perla in bilico tra saggezza e malignità pura...mi hanno detto:

-" se non ti prendono per un lavoro appena esci dalla Comics, sai qual'è la frase che ripeterai più spesso???...Lo vuoi con o senza la mayonnaise?"

ah ah ah . inquietante .

piuttosto che profumare di fritto, vado a lavorare in fabbrica, nel settore "spellicinamento pinoli".
mentre compilo il curriculum da spedire a "pinolando" mi do a gli schizzi del mio nuovo personaggino: una bastardissima strega perfida mangiabambini....
ed alla mia nuova serie di donnine xxl...
( bello, leggendo queste due ultime righe sembra che sappia disegnare e che parli di idee e progettini decenti...ahahah, buffo l'inganno di internet!)

lascio un appunto che approfondirò in seguito : Diario di Fiume e altre storie è moltoabbastanzameritevolediesserecompratoenonusatocomezeppaperiltavoloquantoletto!

About Lucca

il non-manga più simpatico di questi giorni...

domenica 1 novembre 2009

Le cose che abbiamo in comune sono quattromilaottocentocinquanta


Quando io dormo... tu dormi
quando io parlo... tu parli
quando io rido... tu ridi
e quando io piango... tu ridi...
troppo bello!

Silvestri a volte mi piace...

sabato 31 ottobre 2009

Intralci...

Non riesco a smettere di ridere,a questo punto ogni cosa, ogni piccola cosa è esilarante...

ci sono le strisce!
no, una rotonda!!
gira a destra, gira a destra!
il semaforo!!! cazzo il semaforo!!!
e che via è questa?!!!
da qui siamo già passate...

una risata continua che dal divertito tende leggermente all'isterico. il nostro halloween!

Apro la busta lucida, la mia mano scivola su un piccolo mucchio di stoffa perfetta che, appena sfilata dalla busa, prende la forma di un abito. un piccolo, curatissimo abito.
tra il rosso bordeaux ed il viola scuro. leggero. di quella stoffa che ricade ipeccabile.
si prevede una gran serata. Lo appoggio delicatamente sul letto e finisco di prepararmi.
Esco dalla doccia, avvolgo i capelli in un morbido asciugamano, le goccioline che scivolano sulla schiena nuda mi fanno sempre rabbrividire, mi privo dell'accappatoio ed indosso il mio completino nero. nuovo. minimal.
Rimango a fissare il mio riflesso nel lungo specchio dietro la porta della mia camera.
vedo tanti difetti. è l'ora di vestirsi penso...
raccolgo i capelli ed indosso, con movenze quasi sacrali, quel vestito della consistenza di un petalo. annodo il bel nastro intorno al collo, in una posa da contorsionista che, un po', mi fa rimpiangere d'essere sola....
scarto la confezione di calze finissime e le indosso come se fossi un'attrice, come se ci fosse qualcuno lì per osservarmi, è divertente, un po' sciocco forse ma divertente...
adesso l'attnzione ricade sulle mie spendide decolleté nere, quasi senza tacco, con un'adorabile fondo rosso laccato. un amore. so che non tutti possono capire. me ne dispiaccio infinitamente.
Compiuto il rituale del trucco, asciugati i miei lisci capelli, dopo il mio chanel sono pronta.

tre amiche e me, una macchina, un sabatosera colmo di feste.
tutto fa presagire il meglio.
qualcosa non quadra nella prima frase...
quattro ragazze e una macchina....
.
.
.
ecco fornito il fattore x per stravolgere la più prevedibile serata festaiola.
gente non ne abbiamo vista.
feste, solo da lontano.
ballare? nemmeno per sogno.
in compenso abbiamo macinato tanti di quei kilometri con la povera yaris della virgiii....
e siamo persino state vittime dell'attacco di scream e della sua scimmia satanica...
ricordava un po' "rotta per casa di Dio" dei cari 883...

mi addormento adesso, pensando ad i flash di questi giorni a Lucca, ad i fumetti comprati, ad i fanta-fumetti comprati, a quelli che avrei voluto scrivere io ed a quelli che invece per nulla al mondo avrei firmato; alle persone evitate, al cibo strano, agli incontri vari e ad i cosplayer che hanno un sistema termico a sé...inquietudine non indifferente...O_O
scelgo le mie immagini preferite e penso a come parlarne o se parlarne...

p.s. Le mie buonanotti giungono sempre prima...chissà che segno è...

mercoledì 28 ottobre 2009

Post-it

Inontro con Campbell.

Sogni e progetti.

Prospettiva impossibile.

Voglie e Fantasie.

Caffé.

Sexy puntine da disegno.

Atmosfera Orientale.

Vento.

Casa.

devo dormire, una volta tanto, perchè domani la sveglia è all'alba...L'alba di Lucca...

dettaglierò l'elenco puntato appena avrò tempo.

martedì 27 ottobre 2009

Perchè esistono le rime? per rendere filastroccoso qualcosa che non lo era...

mi parli e sorridi. rispondo, ti guardo, un po' mi perdo ma solo un istante.
ti ascolto dinuovo, non riesco a staccare il mio sguardo dalle tue, belle, labbra eloquenti.
mi stringi, improvviso, a te, contro il muro. un attimo, un bacio. il bacio.
quello che tanto aspettavo.
mi guardi curioso, sorrido, divago. chissà cosa hai detto mentre non ti seguivo...

lunedì 26 ottobre 2009

Quasi inciampare non vuol dire inciampare proprio...

Fortuna è quando la preparazione incontra l'occasione...
diciamo solo che da quando ho messo piede nella mia bella scuola di fumetto internazionale ( che poi la parola fumetto, questo suffisso etto, sminuisce , sebbene soltanto in superfciale apparenza, quella che poi è una scuola difficile...) dunque dicevo, già, insomma, da quando ho oltrepassato quel portone in via "del" corso, non faccio che augurarmi la lontananza di quest'occasione;)
Che tutto andasse guadagnato con fatica, beh lo sapevo già...che per mettere un ginocchio nell'unico posto giusto possibile fossero necessarie tre intere ore, calma trattenuta a stento e muscolini della man destra doloranti...in verità sapevo anche questo ma speravo fosse una leggenda metropolitana...beh non lo è.
Nel caso ci fossero dubbi, i fumetti marvel con tutti i megadinamici stramuscolosi coloratissimi supereroi non fanno per me. ammiro, apprezzo, colgo l'utile ma non li saprò mai disegnare e nemmeno mi dispiacerà tanto ( il campo si stringe su she-gud(sono ancora in cerca di un nome)di spalle, che disegna con passione in un tetro scantinato. she-gud strappa ed accartoccia decine di disegni finché non ne genera uno che la rende soddisfatta, dunque lo solleva dalla scrivania e lo appende alla parete di fianco, fin'ora rimasta in ombra, esce dallo scantinato. lenta, la telecamera si volta ed il muro è interamente tappezzato di disegni da mrvelmaniac...muahaha)...
chiudo la parentesi con aria perplessa e medito sul da-raccontarsi...
I miei progressi nel disegno di figure umaniformi in prospettiva si fanno un po' attendere, malgrado gli innumerevoli omìni sgorbi, ogni giorno che passa, sento che la spiaggia immensa della mia incapacità artistica perde un granello...step by step dicono!
Ma il peggio della settimana deve ancora venire. Infatti devo ultimare al più presto i miei compiti di prospettiva poichè mercoledì, giungerà tra noi comuni schifi di allievi ( naturalmente parlo per quelli del mio livello) Campbell, quello di From Hell...fico eh?!?
al che seguiranno 2 giorni in quel di lucca, in pratica è dall'anno scorso che non vedo l'ora...
sento che dovrò promettere l'altro rene ai miei parents...(ndr il primo è stato ceduto a Paris solcata la soglia delle Galeries Lafayette)
Da ricordarsi il diciannovesimo anniversario di nascita di Virgi mercoledì ;)
e mentre penso a come posare per Tom, attendo la rivelazione del tecnologicissimo popolo degli Urshennos, non gradienti di gradini....

Se lo sapessi dire oltre che scrivere...

e l'unica cosa che ora vorrei è sapermi sciogliere.
lasciarmi scivolare tra quei pensieri scomodi, tra le tue mani abili...

domenica 25 ottobre 2009

Stralci non-senso...

Nella penombra perdo la percezione degli spazi, persino di quelli che conosco tanto bene...
ho aperto gli occhi , non c'è molta differenza dal tenerli chiusi. L'unica fonte luminosa è una piccola lampada di vetro blù sul comodino al lato destro del letto. Emette una debole nuvola di luce che si posa, delicata, soltanto su gli oggetti vicini. anche su lei.
Dorme, accolta dal mio abbraccio, col viso volto all'esterno del letto.
Dorme, non so nemmeno da quanto, non so neppure che ore siano, sento il ticchettio dell'orologio ma non riesco a vederlo bene, ma pensandoci con attenzione, non ho bisogno di nessun tempo, adesso.
Amo profondamente questa sensazione. amo sentirmi aldilà delle convenzioni comuni.
Adesso, io, del tempo, non ho bisogno e lo spazio, sconfinato o ristretto che sia, non mi interessa.
Riflessioni troppo sconvolgenti per quest'ora indefinita, tuttavia, autocompiacendomi per queste mie verità, sorrido leggermente e silenzioso mi avvicino per osservare con cura la mia meraviglia.
Di giorno lei è bellissima, lo è sempre innegabilmente stata ma questa oscurità che la avvolge, dissipata soltanto da questa tenue luce azzurrina, la rende profondamente in sintonia con la sua umana bellezza, quasi facesse emergere la sua essenza. un'intensità che mi toglie, sempre, il respiro.
Non riesco, forse non voglio trattenermi e con la punta delle dita sfioro, con delicatezza, la sua spalla nuda. toccare, sfiorare appena la sua pelle liscia da adito a così innumerevoli pensieri...la mia mano scende lungo il suo braccio, poi, pianissimo, risale fino a toccare la congiunzione con la clavicola per poi scivolare sul suo collo sinuoso...
un piccolo brivido la avvolge, tenera si stringe al mio braccio.
Non sono mai stato tanto aderente alla realtà come in questo momento.
Non so esplicitare quest'emozione ma da quel piccolo gesto, il mio nodo alla gola è mutato in pensiero. qualcosa da perdere, adesso ce l'ho...

sabato 24 ottobre 2009

non è sempre necessario, il pensiero...

Accesi un'altra sigaretta, sarà stata la terza di quei venti minuti, venti interminabili minuti.
Sedevo su i gradini della solita piazza, tenevo lo sguardo a mezz'aria e nel frattempo pensavo, o meglio, cercavo di pensare ad altro...potevo farmi la barba, penso, sono tre giorni che non tocco il rasoio, forse potevo, mi sembra di ricordare di piacerle di più così ma non sono certo...non sono certo proprio di un cazzo...ormai non posso farci niente penso...poi riconosco la sua figura camminare da lontano, si avvicina decisa, passo cadenzato, sensuale, quasi rock.
Il cuore si stringe, ho caldo e sento persino un brivido scorrermi per la schiena, sottopelle, fino alle mani, fino alla cenere della mia mezza sigaretta...non riesco a crederci. a me. per lei. a me.
Non mi ha ancora visto, non ho incrociato i suoi occhi, forse dovrei andarmene...
è tardi. è proprio lei. è lei e mi sta guardando. è bella. cazzo è bellissima. è bellissima e sorridendo viene verso di me. Qualcosa nel mio petto è sull'orlo di esplodere...non riesco a non sorridere anche io, chissà che faccia idiota ho adesso, penso...
...ma cosa voglio da lei...penso...cosa posso darle...penso ancora.
E' sempre più vicina, mi alzo, aspiro con decisione quel che resta della golden malboro, e mentre abbasso la testa sentendo il fumo ardermi lieve in fondo alla gola, mi accorgo che è qui. difronte a me. non ho più tempo per pensare.
dove sono i miei discorsi da uomo? dove cazzo sono finiti? dov'è quello che avevo deciso di dirle che sembrava perfetto? com'è che ora c'è solo lei...
Splende riflessa nei miei occhi. mi dice ciao.
Inevitabile, il mozzicone sofferente cade a terra.

venerdì 23 ottobre 2009

Intrapreso il sentiero del topo della biblioteca...

Una giornata ferma, statica, pesante. il grigiore, il freddo, la pioggia ed io, sotto il mio caldo accumulo di coperte, guardo il mondo e prendo atto della mia insostenibile leggerezza dell'essere...
così mi proietto in racconti epici dall'ipnotico tratto narrativo...
non pensavo di essere una lettrice tanto celere. ho già finito il mio materiale di sopravvivenza.
due pensieri:
non è possibile! e...peccato!
così, per non cadere nella trappola televisiva o non smarrirmi tra gli innumerevoli video del web, mentre giro il cucchiaino in questa tazza che riflette i miei dispiaceri, immagino e ricreo quella stessa atmosfera.
non scriverò dei miei sogni e delle mie così dolci illusioni...
sorrido in compagnia della tanto piacevole attesa...

giovedì 22 ottobre 2009

C'era una volta...

Sciogliere i miei capelli, farli scendere lungo le spalle, posare il mio sguardo aldilà dell'immagine riflessa nello specchio...un rituale banale, eppure mi ricorda qualche fiaba...
il mio appartamentino è sempre stato magico, il legno, i mattoni, le finestre sul tetto, il silezio...
un'atmosfera lontana dal tempo...
Le mie trecce non toccano la terra sotto la mia finestra che non è incastonata in un'alta torre protetta da un temibile drago; la mia voce non risuona per le valli come il cinguettio degli usignoli, i miei occhi non incantano e non solo non possiedo un arcolaio ma neppure una fatina-sarta-taxidriver utile all'occorrenza...
Eppure questa luce calda diffusa dolcemente nella mia camera colora i miei languidi sogni che prendono forma intorno a me...ed ecco che le mie trecce si fanno lunghe, la mia pelle eburnea, i miei occhi più ambrati...e mentre il sonno mi trascina tra le plaghe dorate del suo regno, i miei evanescenti pensieri sfumano nell'attesa di quell'uomo, l'unico in fin dei conti, capace di entrare tanto amabilmente nel mio incantevole, strano, mondo...

Mattina...grazie Henri per la concessione gentile.


-Giulia, svegliati, non dovevamo andare a comprare quelle cose???-


L'amore della mia vita mi aveva appena dolcemente baciata, non ho voglia di ascoltare rumori veri, non voglio essere accecata dalla fastidiosa luce autunnale...non voglio la reale realtà. nella realtà fa freddo. nella realtà il freddo si sente. non voglio svegliarmi...
non finché lui è ancora qui...BuonGiorno mondo.



Edgar Lee Masters a proposito di George Gray...

Edgar Lee Masters a proposito di

George Gray...

Molte volte ho studiato
la lapide che mi hanno scolpito:
una barca con vele ammainate, in un porto.
In realtà non rappresenta la mia destinazione
ma la mia vita.
Perchè l'amore mi si offrì, ma mi ritrassi per non illudermi;
il dolore bussò alla mia porta, e ne ebbi paura;
l'ambizione mi chiamò, ma io temetti gli imprevisti.
Malgrado tutto avevo fame di un significato nella vita.
E adesso so che bisogna alzare le vele
e prendere i venti del destino,
ovunque spingano la barca.
Dare un senso alla vita può condurre alla follìa
ma una vita senza senso è la tortura
dell'inquietudine e del vano desiderio -
è una barca che anela al mare, ma ne ha paura.


Piccolo capolavoro dall'Antologia di Spoon River...
A parer mio, questa poesia è tanto bella quanto vera, umana e meritevole...
Noh?
Sih...
mi piace, mi piace e mi piace! ovvìa....

mercoledì 21 ottobre 2009

Un Fumettista che disegna le sue proprie storie è un ganzo; un fumettista che oltre a farlo, lo fa pure bene, è come Dio. figo.


Accoglie la luce e permette di affacciarsi, a cosa sto pensando?

All'indiscutibile catalizzatore delle mie attenzioni da scarabocchiatrice, la finestra.

Parola, oggetto che si presta ad una bella serie di uscite esclamative filosofiche piuttosto che romantiche per non dire creative o persino inquietanti....bella parola dall'utile esistenza!

Beh, dopo oggi so come metterne almeno 3, della stessa dimensione, su una parete che non mi sta propriamente difronte, sono soddisfazioni!

Lungo la scia dei compiti di prospettiva, sono passata da "arredatrice ikea" ad "addetta traslochi per antichi greci" ...com'è possibile? beh per me ed i miei compagni di corso non è un'impensabile metamorfosi;)

Quindi quarta lezione, i nomi letti ad inizio lezione cominciano a conquistarsi dei tratti somatici, magico sinolo indispensabile per identificare alla meno peggio, un essere umano...

le mie stanze in prospettiva erano buone, sostituisco buone con giuste, se non altro prive di errori facilmente individuabili, mettiamola così;)

E' buffo, ogni lezione, ogni cosa che imparo, ogni giorno, sembra sempre difficile, rasente l'impossibile; in verità basta aspettare la lezione successiva per avere facilmente, un gradino più ripido da salire, senza inciampare...ho scelto proprio il paragone giusto...

La prima volta che ho salito le scale della comics me la ricordo bene, molto bene, perfettamente oserei dire...la prima volta che le ho scese non sono neppure inciampata, forse perchè per scenderle tutte avrò toccato si e no 5 scalini...
Oggi è andata un po' come la prima volta, nessun intoppo, forse perchè ho davvero fatto attenzione alle raccomandazioni;) , forse perchè la mia testa era volata tanto in alto da darmi una vista ottimale ed infallibile del mezzo gradino, forse perchè per saper fare le cose semplici, io ho i miei personalissimi tempi...forse per tutto questo più un po' di assenza di sfortuna solita!

Tra le cose di cui oggi mi sono resa conto, una è che adoro i compiti per casa, non è normale vero?

lo penso anche io, mi succedeva al liceo solo per qualche raro tipo di studio ma qui appena mi dicono "scervellati pure in quel di casa tua, per trovare in che modo abbassare la linea dell'orizzonte facendo meno linee possibili..." beh, sono contenta! no, non sono normale...

ecco lo spirito Nerd si sta insinuando nel mio modus vivendi...lo sta mutando...

La spia d'allarme sarà quando preferirò stare a casa il sabato sera...a quel punto soccorretemi!

ora che ci penso, sabato scorso...e quello prima...


O_O"


Penso che disdirò l'appuntamento di sabato col mio tavolo luminoso fatto in casa, speriamo la sappia prendere con filosofia, senza rivendicazioni...

martedì 20 ottobre 2009


Oggi è diventato proprio un triste giorno .

Addio Pallina di Neve di Parigi.

Non ti dimenticherò mai.

sigh. sigh.

lunedì 19 ottobre 2009

Se le gru' possono avere una sola gamba perchè non anche i miei omìni..?

I compiti di prospettiva sono per mercoledì. accidenti a me!
Hai presente quando una determinata giornata ruota intorno ad un unico evento?
Ti svegli ed è il primo pensiero, trascuri ogni cosa perchè prima devi pensare a come fare quello, poi fai quello e non viene come vorresti al che ripeti il procedimento fino al risultato più accettabile ma prima di terminare scopri che è tardi e tiri via, fuggendo di casa con la sciarpa ancora al vento...
Poi, reduce da una corsa affannosa, arrivi alla consegna, con aria stravolta e stralunata e ti incuriosisci notando la placida calma in cui è immersa la tua compagna e ti chiedi perchè, e le chiedi curioso, nervoso il perchè. forse ha già ricontrollato la propria opera, forse l'aveva terminata giorni prima, come ha potuto ti chiedi, aveva il tuo stesso tempo a disposizione...forse perchè la consegna è tra due giorni...naturale.
Chissà perchè la cosa mi fa sorridere e non mi pare neanche un po' discoste dal solito fatal andare dei fatti nella mia vita scomposita...;)
Quindi oggi alla comics c'era Anatomia...non prospettiva, il che non è stata una notizia troppo rincuorante ma tuttavia leggermente più "dolce".
Vincenzo è il nome del maestro in causa...ci ha demoralizzati all'istante semplicemente dando mostra delle sue ultime creazioni...
e guardando questi fogli impeccabilmente inchiostrati mi torna in mente il primo disegno in sequenza che abbia mai fatto...avevo quattro anni, un pennello e le temperine giotto, una rossa ed una blù. la storia era più che banale tipo due che si incontrano, si sposano, figliano ed invecchiano insieme al loro gatto di famiglia...c'era tutto e a me sembrava bellissimo. mi sentivo una creaturina benedetta che aveva il potere artistico tra le mani...bei tempi quelli! adesso è tutto diverso...
Tornando al presente della leione, il livello delle mie prestazioni anatomiche non è dei migliori ma....rullo di tamburi...
a detta di Vincent, ho disegnato bene 3 gambe! non sto a dire su quante perchè mi priverei del motivo della mia piccola gioia...;)
dunque non mi resta che "provare provare provare provare provare provare provare provare..."
e nell'attersa di poter dire " e poi ci riesci..." sfoglio la galleria della scostumata e dotatissima modella consigliataci caldamente dall'anatomista...tanto per perdere quel poco di fiducia che ripongo in me stessa ed ultimare il soggetto della mia storia al femminile di cui parlerò in seguito;)

questo è il link del suo officialfanclub ecc: http://www.cuccadores.com/ (ci sto prendendo gusto a pubblicare anche i link;))

p.s. da non crederci, ho reinciampato sulla scalinata che profuma di sapone stucchevole...è una maledizione....

domenica 18 ottobre 2009

Non si scrive sul muro, c'è uno stand apposta...

Avrei voluto scrivere ieri(che già è diventato ieri l'altro) ma ero veramente scomposta.
Tutto è cominciato la notte prima che, di sonno, ha visto appena quattro ore.
il resto? il resto del tempo è stato impiegato tra schizzi, storyboard, e chiacchere con Virgi...
In pratica, un lapis-after-party...wow!
Al mattino abbiamo compiuto la nostra entrata in scena accompagnate da un leggero ritardo che fortunatamente nessuno ha notato, poi la giornata ha preso forma...

Il dramma della giornata è stato trasformare il finale scontato della mia storia da 4 pagg in finale accettabile della stessa storia in 8 pagg.
Il tempo aveva perso di senso. sembrava comunque poco.
I pulcini del tempo accanto a me già saltellavano allegramente tra centurioni e dinosauri mentre la mia donna albero ancora non aveva un perchè...
Avrei voluto fare la splendida e stupire anche me stessa con effetti speciali ma questa volta non si ingranava e la zappa che mi calpestava era impugnata propriamente da me. cos'è il genio? nulla di più lontano dal mio cervello inutile..
comincio a pensare, la vedo, un corpo vivo snodarsi in lunghe chiome fogliose. primitiva bellezza.
rimango su di lei che mossa dal vento, guarda languida le colline distese intorno a sé.
che può volere da un uomo, mi chiedo...
il silenzio. un pensiero. forse un ricordo.
che torni.
uno schizzo, conto le scene, divido, cancello, cancello ancora, riscrivo ed attendo impaziente lo stroncante giudizio un po' perfido dell'abile Storyteller che porta davvero il nome di Giorgio...mi guarda perplesso, lancia un'occhiata al foglio vissuto, alza il sopracciglio, posso vedere il riflesso delle mie pagine sulle lenti dei suoi occhiali, questo dettaglio mi distrae finchè non emette un suono , ah, sono parole, è una frase..."mm, può andare, funziona, risistema per bene lo storyboard, poi disegnala, tienila da parte, ogni tanto falla vedere, cambiala, falla crescere...credici, è tua. ah ma di cosa parla?"
-silenzio- poi continua...
"ma dai, come non lo sai? parla dell'amore eterno...vai vai"
-silenzio estremo.-
poteva andare peggio penso. poteva dirmi qualcosa di equivalente all'underground...
penso comunque che i pulcini funzionino meglio.
devo trovare il mio pulcino da battaglia. penso.
e mentre pensavo, la mia donna albero fluiva sul mio foglio...
alzo gli occhi un attimo e lo scenrio è agghiacciante. un incubo per me.
ci sono circa venti persone che si aggirano come avvoltoi, intorno ai tavoli di noi insigificanti aspiranti scarabocchiatori e guardano, e commentano e...si fermano a fissare con interessata decisione.
n o n è p o s s i b i l e ! ! ! e d i o c h e f a c c i o a d e s s o ?
amabilmente, poso il lapis e fingo un momento di stanchezza post applicazione intensa.
momento stroncato sul nascere da una bambina appoggiata al tavolo accanto al mio, in attesa che un professore della comics le terminasse il disegno di una tigre richiesta petulantemente dalla piccola per circa i venti minuti appena precedenti...la bimba mammamunita mi si avvicina ed io vorrei essere gentile e carina sennonché, costei punta il ditino sul mio disegno e con aria saccente e decisamente smorfiosa esclama esattamente :
" ah anche tu disegni così! è proprio come i disegni che faccio io! "
i bambini sono buoni ed innocenti, i bambini sono dolci e puri- mi ripeto-
"ciao, quanti anni hai?" le chiedo con lo stesso sorriso sghembo che indosso alle cene parentali...
"undici e mezzo!!"
a undici anni e mezzo non si è più tanto bambini vero???ragazzina, adesso acchiappo qel cappottino da winx che porti tanto orgogliosamente, ti trascino di qua dal tavolo e finchè non mi hai tirato fuori un klimt coi controcazzi non ti schiodo!!!
"ma sei grande , brava continua a disegnare che è una bell'abitudine!"
suppongo di aver artatamente celato l'occhio iniettato di sangue...

poi i miei ricordi si fanno opachi, tra stanchezza e principio di nostalgica influenza, ricordo una cena, un vestito violetto ed una folla varia ballare a ritmo di electronic...poi il buio lungo dodici ore...perchè io soffro di sindrome di lazzaro. non dormo, muoio e risorgo ogni singola notte...

questo è il link dell'associazione-casa editrice dei due cristi che ci hanno seguito in questi gioni di workshop: http://doubleshotpress.blogspot.com/

in attesa della lezione numero 3...

venerdì 16 ottobre 2009

"Non puoi fare una storia che finisce così" - ma perchè?


@ Festival della Creatività. II° act.
Piove sul bagnato.
Ieri è sembrata dura, ricordo. Rispetto ad oggi, beh, rispetto ad oggi, giovedì è stata una passeggiata;)
Tralasciando la mia occupazione mattutina(da babysitter non proprio Luana)
sono giunta con il classico quarto d'ora accademico di ritardo. non per far la splendida quanto perchè ho dovuto camminare a passo sostenuto da piazza Indipendenza, causa manifestazione di malcontento liceale antiattualgoverno. Il problema di oggi;) è stata la precoce ed irreversibile atrofizzazione della mia grigia, già scarsa, materia...idee? orrende ed autoconclusive. schifo. no gud. no no no gud.
fortunatamente abbiamo trovato un'occupazione alternativa quale -il riempimento degli spazi bianchi dello stand atto a tale scopo-
nulla è più bello che scarabocchiare un candido immacolato muro!
inoltre con i miei fidi compagni (pp e vncccc) ci siamo cimentati in registrazioni pubbliche di tragico livello...molto divertente!
Parlando del ComicsLab...vebè : il disastro. righe non parallele, storie che "non funzionanoooo", e soprattutto uno scoglio immane da superare(?)...
...l'esperto che mi ha seguita mi ha vista la prima volta 24 ore fa, ha associato il mio nome ad il mio viso da meno di 6h...non può capire le mie paralisi istantanee e fulminanti...non so se si ha l'idea di quanto sia complesso mascherare un immobilizzamento...nel caso non fosse universalmente chiaro: è arduo. servono una discreta massa di fluenti capelli e sempre un pianoB, una domanda !
Dopo minuti lunghissimi-interminabili- di espressioni agghiaccianti comparse sul volto del perfidissimo Giorgio(credo si chiami ma non ci potrei giurare...) altri compiti, altre storie da pensare, il dramma!!!elettroencefalogramma più che piatto. soprattutto perchè il mio personaggino sfigatello è stato non bocciato, retrocesso da personaggino tragicomico a cosadanonfaremaipiù...;( dunque l'unico impulso vitale in questo mio encefalcreativogramma piatto è stato rappresentato da una specie di favola (no ramazzotti, no ramazzotti, no ramazzotti!) "La donna albero e l'uomo." titolo provvisorio. ancora da fare. unico step compiuto? studiolo dei personaggi. soluzione? la notte. tutta.
Malgrado tutto sono ancora fottutamente felice.
e nonostante tutto so che la mia stradina si snoda tra queste fatiche e questi schiaccianti confronti...lo so, lo spero, che importa? funziona...
Qui terminano le notizie dal fronte e mentre la normale gente dorme, virgi e me cominciamo il lavoro sporco!!